14_06_2012 | BILANCIO, DICE RENZI: “GNASSI AUMENTA L’IMU SULLA CASA INVECE DI RIDURRE LE SPESE DEL COMUNE”. E FA UN PO’ DI CONTI

Giovedì, 14 Giugno 2012

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BILANCIO, DICE RENZI: “GNASSI AUMENTA L’IMU SULLA CASA INVECE DI RIDURRE LE SPESE DEL COMUNE”. E FA UN PO’ DI CONTI


“Gnassi aumenta l’imu sulla casa invece di ridurre le spese del Comune. L’amministrazione Gnassi è stata capace solo di incrementare le tasse sulla casa proprio in un momento di grave recessione che stanno vivendo le famiglie, le imprese, i commercianti, gli artigiani, i pensionati, i giovani disoccupati, tutti a rischio di una crescente povertà” dice Gioenzo Renzi che nel mentre, tra una commissione e un consiglio, ne approfitta per fare un po’ di conti.


L’imu è “una ‘bastonata’ sui riminesi da 76 milioni di euro: 42 milioni in più (incremento del 120 per cento) rispetto ai 34 milioni euro pagati con l’ici dal 2008 al 2011. L’introito per il Comune è di 51 milioni di euro (più 17 milioni), per lo Stato è di 25 milioni”.
I riminesi, secondo Renzi, pagheranno “l’imu più alta di quella prevista dal governo Monti perché il sindaco Gnassi e la maggioranza di centro sinistra hanno deciso di aumentarla del 25 per cento sulla prima casa e del 30 per cento su tutti gli altri immobili”.
Se sulla prima casa l’aliquota base prevista dal governo dello 0,4 (gettito 8,47 milioni) a Rimini si pagherà lo 0,5 (con un gettito di 12,43 milioni una variazione in più di 3,9 milioni).


“In commissione ha provato presentare l’emendamento (respinto) di mantenere almeno l’aliquota base, perché la prima casa non produce reddito, spesso è gravata da mutui, generalmente costa sacrifici alle famiglie”.


Poi ancora conti. Sugli altri immobili, invece della aliquota base 0,76 (gettito poco più di 51milioni) si pagherà lo 0,99 (più 30 per cento, con un gettito di oltre 63,9 milioni e una variazione 12,88 milioni).
“Avevo giustificato l’emendamento (respinto) presentato in Commissione di mantenere l’aliquota base, per le conseguenze prevedibili sui canoni di affitto delle abitazioni, sui maggiori costi per le attività economiche (uffici,negozi, alberghi bar, ristoranti, ecc.), sul blocco del mercato immobiliare”.


Renzi conta anche le case con contratto di locazione agevolato, neanche queste “si sono salvate”. L’anno scorso erano tassate allo 0,20 (gettito 869mila 875 euro) mentre adesso vengono tassate allo 0,76 (incremento del 280 per cento) con un gettito di 2,9 milioni e una variazione in più di oltre 2 milioni.


Ho presentato l’emendamento (respinto) per ridurre l’aliquota base dallo 0,76 allo 0,46, per non eliminare qualsiasi incentivo per i proprietari di immobili che, in cambio di agevolazioni fiscali, favoriscono l’accesso alla casa con contratti di locazione ad un canone inferiore a quello di mercato”.


Il bilancio, dunque, è una manovra che “si scarica tutta con le tasse sulla casa senza ridurre la spesa corrente del Comune che invece aumenta. Il bilancio del Comune prevede, infatti, per il 2012 un incremento della spesa corrente di 2,9 milioni di euro rispetto al 2012 (da 127,2 a 130,1 milioni di euro)”.
Secondo Renzi, “serviva una radicale revisione e riduzione delle spese della macchina comunale, a cominciare dalle spese per prestazioni di servizi ammontanti a 45,6 milioni (il 40 per cento della spesa corrente) che aumentano del 10 per cento, ma Gnassi non è in grado di realizzarla, perché la spesa pubblica a cominciare dalla mancanza di trasparenza sul welfare (che costa 26 milioni di euro) è da sempre fabbrica di consenso”.